Esame di Stato Architetto 2025: ritorno alla formula tradizionale

Con il mancato rinnovo dello stato emergenziale nel Decreto Milleproroghe, l’Esame di Stato per Architetti torna in linea teorica alla modalità classica con quattro prove distinte, suddivise tra Sezione A e Sezione B, a seconda del titolo di studio.

Sezione A – Abilitazione per Architetti

  1. Prova pratica: progettazione di un’opera di edilizia civile o urbana.
  2. Prima prova scritta: analisi strutturale o insediativa.
  3. Seconda prova scritta: approfondimenti culturali e tematiche architettoniche.
  4. Prova orale: discussione del progetto, normativa e deontologia professionale.

Sezione B – Abilitazione per Architetti Junior

  1. Prova pratica: sviluppo grafico di un progetto esistente o rilievo a vista.
  2. Prima prova scritta: analisi economico-quantitativa della prova pratica.
  3. Seconda prova scritta: tema o prova grafica sulle materie del percorso formativo.
  4. Prova orale: legislazione edilizia e deontologia professionale.

Cosa cambia per i candidati?

Dopo il periodo emergenziale, in cui l’esame era stato semplificato, il ritorno alla formula tradizionale impone una preparazione più strutturata e metodica. Gli aspiranti architetti dovranno affrontare nuovamente il disegno a mano libera, il dimensionamento strutturale e le prove scritte di carattere teorico e normativo.

ATTENZIONE

In un contesto di incertezza, è consigliabile considerare giugno 2025 come data di riferimento utile.

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Se hai problemi per affrontare i punti suindicati, e vuoi ottimizzare i tempi, potresti valutare la possibilità di frequentare un corso per la preparazione dell'esame di stato di architetto o singole lezioni su ogni argomento legato alla professione di Architetto / Pianificatore Territoriale e/o alla prova d’esame.

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