Professione architetto: cenni storici giuridici

Ecco la versione rivista del testo:

Gli Ordini Professionali e l’Architettura

Gli ordini professionali hanno origini storiche nelle corporazioni medievali. Nelle società moderne, essi si presentano come istituzioni di tutela per utenti e cittadini. Nell’Europa continentale hanno una natura pubblica, mentre nei paesi anglosassoni si sono evoluti come associazioni professionali private volte a regolare abilitazioni utili per procedure amministrative, come il rilascio di licenze edilizie.

Fondamenti Giuridici

Il primo riferimento normativo agli ordini professionali in Italia si trova nella Legge 24 giugno 1923, n. 1395, voluta dal governo liberale. Tuttavia, con l’avvento del regime fascista, gli ordini furono sostituiti dai Sindacati dei Fasci e delle Corporazioni. Gli ordini vennero poi reintrodotti nel 1945 con il Decreto Luogotenenziale n. 382.

Altre modifiche normative rilevanti includono:

• D.P.R. n. 328/2001, che ha ampliato l’accesso alla professione.
• D.L. 138/2011, convertito in L. 148/2011, che ha introdotto l’obbligo della formazione continua e dell’assicurazione per la responsabilità civile.
• D.P.R. n. 137/2012 (“Riforma delle Professioni”), che ha istituito i Consigli di Disciplina e ridefinito il codice deontologico.

Funzioni dell’Ordine Professionale

Gli ordini professionali, come quello degli architetti, tutelano l’interesse pubblico attraverso:

1. La tenuta dell’Albo degli iscritti.
2. La gestione del bilancio.
3. L’espressione di pareri sugli onorari.
4. La vigilanza sul rispetto della deontologia e l’etica professionale.

L’Ordine e la Società

L’ordine professionale degli architetti svolge una duplice funzione:

• Garantisce che gli iscritti abbiano le competenze tecniche e morali necessarie per esercitare.
• Promuove le condizioni ottimali per il lavoro degli architetti, in linea con l’Art. 9 della Costituzione, che tutela il paesaggio, l’ambiente e i beni culturali.

Le Capacità dell’Architetto

Secondo la Direttiva Europea 2005/36/CE, l’architetto deve essere in grado di:

• Progettare, conservare e valorizzare il patrimonio architettonico.
• Garantire l’equilibrio tra esigenze sociali, tutela ambientale e qualità dello spazio costruito.

Caratteristiche della Professione

1. Professione Intellettuale: Basata su competenze specifiche, fondate su principi scientifici insegnati in università.
2. Indipendenza: Esercitata con libertà intellettuale e personale responsabilità.
3. Albo Professionale: Garantisce che solo i professionisti qualificati possano esercitare.
4. Professione Protetta: Rappresenta un’attività legata a diritti fondamentali, come la sicurezza e la tutela del paesaggio.
5. Componente Etica: Le prestazioni professionali si distinguono per l’obbligo etico e fiduciario verso il cliente.
6. Codice Deontologico: Strumento per garantire la qualità della professione e la tutela degli interessi collettivi.

Conclusione

L’architetto, come professionista e cittadino, ha un ruolo centrale nella costruzione del futuro della società, contribuendo alla qualità della vita e alla tutela del patrimonio culturale e ambientale. Gli ordini professionali, attraverso la formazione continua e il rispetto delle norme deontologiche, garantiscono un esercizio responsabile e qualificato della professione.